ANIE: formazione e innovazione per programmare la crescita

Pubblicato il 2 luglio 2013

Programmiamo la crescita: è questo il tema posto al centro del dibattito nel corso dell’Assemblea annuale di ANIE Confindustria, dedicata alle infrastrutture quale motore di sviluppo per il rilancio dell’economia. Tra i relatori, oltre al Presidente di ANIE Confindustria Claudio Andrea Gemme, anche il Vicepresidente della Commissione Europea e commissario responsabile di Industria e imprenditoria Antonio Tajani, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

Come si programma la crescita? ANIE ha presentato la roadmap in cinque punti: ritornare alla manifattura, supportando gli investimenti in ricerca e sviluppo; passare dalla Strategia Energetica Nazionale al Piano Energetico Nazionale con un programma di messa in sicurezza e riqualifica energetica degli edifici privati e pubblici e un piano di revamping degli impianti industriali; definire un piano dei trasporti realistico, integrato e sostenibile, attraverso il potenziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete e sulla flotta rotabile; fare filiera per presentarsi sui mercati stranieri come “Sistema Paese Italia”; investire sulla formazione professionale dei giovani, favorendo la staffetta generazionale e il trasferimento della “conoscenza tacita”.

L’industria elettrotecnica ed elettronica, che rappresenta l’8% del fatturato aggregato del manifatturiero, il 9% delle esportazioni e l’8% dell’occupazione totale, ha chiuso il 2012 con questi numeri : 63 miliardi di euro la dimensione del fatturato aggregato (erano 71 miliardi nel 2011); 29 miliardi di euro le esportazioni (29 miliardi anche nel 2011); 425 mila gli addetti (450 mila nel 2011). Per maggiori informazioni consultare l’articolo dedicato.

A fine 2012 il fatturato aggregato dei settori ANIE, includendo il segmento fotovoltaico in forte sofferenza, ha registrato un calo annuo del 12,1% che si somma al – 4,2% sperimentato nel 2011.

Quindi nel biennio 2011-2012 il fatturato è crollato del 16%, la produzione industriale del 15%, il portafoglio ordini del 20%.

La distanza dei volumi di produzione industriale dal picco ciclico pre-crisi registrato nel 2007 resta ampia e vicina al 30%. Si è toccato il livello minimo da inizio anni ’90, facendo un balzo indietro di 25 anni.

Preoccupa il continuo calo della domanda interna che, per alcune tecnologie, è stato drammatico. E’ il caso, nell’area energia, dei trasformatori e delle stazioni di alta tensione che hanno visto nel 2012 una flessione del fatturato nazionale rispettivamente del 30% e del 15%.

Consapevole che per progettare l’innovazione, districarsi nei nuovi mercati e gestire il cambiamento, la formazione professionale riveste un’importanza cruciale, il Comitato Tecnico Education di ANIE Confindustria ha recentemente promosso un’indagine tra le aziende socie (vedi scheda allegata) per mettere meglio a fuoco le peculiarità del rapporto scuola-impresa nei settori elettrotecnico ed elettronico. Le risposte raccolte evidenziano che, pur in un anno estremamente difficile come il 2013, si stima che le aziende ANIE assumeranno almeno 2 mila laureati, tra i quali 1.500 ingegneri e 2 mila diplomati.

www.anie.it



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