Danaher Motion: l’ultimo modello del cilindro elettrico di sollevamento Thomson

Pubblicato il 6 novembre 2006

I nuovi modelli si distinguono dagli attuatori Thomson già in commercio per le dimensioni ridotte, una maggiore efficienza energetica, funzioni di controllo potenziate e una maggiore capacità di carico. La serie Pro dispone, tra l’altro, di un finecorsa elettronico e di protezione dal sovraccarico, interruttori programmabili e retroazione analogica o digitale, a scelta.

Entrambe le versioni di Thomson Pro si fanno apprezzare per la struttura moderna di piccolo ingombro, leggera e poco rumorosa. Il carter di alluminio stampato è sigillato. Rispetto ai precedenti modelli Thomson, il motore presenta una coppia ridotta di circa un terzo, ma una velocità tre volte maggiore. Il numero di ruote dentate della testa e ruote elicoidali è stato ridotto di un terzo. I nuovi modelli sono dotati di un freno di arresto bidirezionale e di collegamenti elettrici sigillati. Sul lato posteriore del motore sono state predisposte le opzioni di collegamento, grazie alle quali è possibile optare per un montaggio normale o a novanta gradi.

Nelle versioni standard la retroazione si può ottenere attraverso un dispositivo basato sull’effetto di Hall o tramite un potenziometro lineare. Entrambi i cilindri di sollevamento Pro sono inoltre dotati di serie della protezione contro polvere e umidità conforme a IP66, resistono alla corrosione e non richiedono manutenzione. È inoltre possibile richiedere un dispositivo di protezione di classe IP67.

Il modello Thomson Pro 80, con vite a ricircolo di sfere, è progettato per un carico massimo di 905 chilogrammi, mentre la versione Pro 40, che prevede invece una vite trapezoidale, può sopportare un carico fino a 340 chilogrammi.