AS_07_2020

primo piano mediatezza nel sensing e di utilizzo di banda. Per questo scenario sono pensati i sensori di STM, con capacità elaborative avanzate e Machine Learning Core, cioè Intelligenza Artificiale all’interno del sensore stesso; ciò consente di fare, ad esempio, activity recognition, analisi vibrazioni, analisi suoni e così via. La disponibilità di multiple sensor è vista anche da Franco Zannella di Sew- Eurodrive come uno dei fattori abilitanti di un sistema di manutenzione pre- dittiva. L’altro fattore è la digitalizzazione. Ad esempio Sew per poter sfrutta- re al meglio le proprie piattaforme ha digitalizzato il motore elettrico che ora diventa un nodo digitale della rete che fornisce i dati di molteplici parametri attraverso un cavo ibrido; dati che poi i sistemi di diagnostica assumeranno per valutare lo stato e la possibile evoluzione del comportamento della macchina. Modula è specializzata in sistemi di gestione dei magazzini e Gianluca Grandi fa notare l’utilità, anche in questo contesto, di una piattaforma cloud, cioè un insieme di tecnologie che permette di memorizzare, proces- sare e condividere informazioni che poi possono essere usufruite da altre risorse distribuite nella rete per avere in tempo reale la visione delle condi- zioni di macchine e impianti. Ci si può chiedere a questo punto se anche il software di progettazione possa contribuire a un programma di manutenzione predittiva. La domanda ha tro- vato una risposta affermativa da parte di Eplan Software con Giovanni Di Pumpo : “Molto si è spostato nella fase progettuale e la sfida del software di progettazione è di inserire da subito i dati che serviranno poi per la manuten- zione e di integrarsi pienamente con altri software aziendali”. È così possibile valorizzare molte soluzioni già disponibili per aumentare l’efficienza produt- tiva; come quelle - per fare solo un esempio - che ricorrono alla realtà aumen- tata: tutti i componenti Eplan hanno un QR code che consente facilmente di “sapere tutto” delle sue condizioni di salute e poter predire la sua evoluzione. Il dialogo molto vivace di questo talking di SPS ci permette di dire che il futuro della manutenzione è già iniziato e si può condensare nella visio- ne indicata da Locatelli quando ha tratteggiato la fisionomia di un “manu- tentore aumentato” in grado di utilizzare le tecnologie già disponibili che consentono di semplificare i compiti e monitorare in continuo gli impianti: come avviene - ed è significativo concludere con questo esempio - col si- stema sviluppato da Camozzi in collaborazione con Iit di Genova, basato su una schiera di robot che permettono di controllare in modo automatico e continuativo il nuovo ponte progettato da Renzo Piano. Grazie alla digitalizzazione, i sistemi di diagnostica permettono di valutare lo stato e la possibile evoluzione del comportamento della macchina (fonte: Sew Eurodrives)

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