AS_06_2020

Automazione e Strumentazione Settembre 2020 INDAGINE approfondimenti 49 deranno dalla collaborazione fra intelligenza arti- ficiale e specialisti umani, che fungano da guida e riducano al minimo gli errori iniziali grazie a tecniche di problem solving . In tutto questo si pone il tema della cybersecurity con l’utilizzo del Machine Learning. I tradizio- nali metodi legacy (retrodatati) di rilevamento del malware sono solo parzialmente efficaci. Un passo avanti è l’introduzione di tecniche euri- stiche , basate su meccanismi di ricerca empirici. Allo stato attuale non esiste un’unica soluzione di AI e ML definitiva per automatizzare la ricerca e la prevenzione delle minacce informatiche. Vale però la pena citare le soluzioni biometriche , l’ela- borazione del linguaggio naturale ( NLP, Natural Language Processing ) e soprattutto le tecniche di apprendimento automatico e di Deep Learning. L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul lavoro Oggi come due secoli fa, tra i tanti interrogativi che ogni innovazione porta con sé ce n’è uno che suscita particolare interesse nell’opinione pub- blica: lo sviluppo tecnologico crea lavoro o lo distrugge? Entrambe le risposte sono plausibili, ma la vera sfida sta nella capacità di governare i cambiamenti. Molti scienziati ed economisti auspicano diverse forme di reddito universale (UBI , Universal Basic Income), tuttavia c’è una soluzione probabilmente più immediata, appagante e creativa: la creazione di nuove professioni . Se è vero che in passato l’automazione ha contribuito ad eliminare molti posti di lavoro, è altrettanto vero che nuove figure professionali si sono delineate nel corso degli anni. Secondo un recente studio condotto dal McKinsey Global Institute il combinato disposto dell’auto- mazione e del rallentamento dell’economia dovuto al Covid 19 brucerà occupazione e accelererà il processo di creazione di nuove figure professionali. Il rischio è di veder cessare nei prossimi dieci anni 24 milioni di contratti, pari al 10% dei posti di lavoro in Europa. Circa 21 milioni di persone dovranno lasciare la propria occupazione perché ormai in declino e per altri 90 milioni questo sce- nario sarà evitabile solo se sapranno aggiornare le proprie competenze. Ma c’è dell’altro. L’uso dell’AI farà aumentare l’importanza e l’attrattiva di altre abilità. Secondo il report “The future of work in 2030”, il mercato del lavoro avrà bisogno di individui altamente adattabili e autonomi, con capacità organizzative, pensiero critico e creatività , che sappiano lavorare in squadra, risolvere problemi complessi e coordi- nare informazioni provenienti da diverse fonti. La chiave del successo sarà l’abilità di acquisire nuove conoscenze integrandole con quelle vecchie, piutto- sto che la padronanza di una conoscenza specifica. L’utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale porta poi a ripensare non solo il singolo lavoro ma l’organizzazione del lavoro e il tema dello Smart working emerso con prepotenza dalla pandemia del Covid 19 . Nelle aziende, PMI ita- liane in testa, il binomio AI-Smart Working si è concretizzato nei concetti di Cloud Computing e Mobile Device Management , locuzione con cui si indicano le strategie messe in atto per acce- dere alla rete aziendale in situazioni di mobilità (per esempio COBO, Corporate Owned Business Only; BYOD, Bring your own device; COPE, Corporate Owned Personally Enabled). Ma nel lavoro agile ciò che realmente conta è realizzare un’infrastruttura digitale in grado di supportare le persone nell’utilizzo di applica- zioni e nella partecipazione ai processi, ovvero una piattaforma dove innestare strumenti, best practice, competenze e soft skill adeguate sul piano organizzativo e normativo. In quest’ottica le soluzioni di intelligenza aumen- tata sono in grado di riformulare le aspettative delle risorse umane nei confronti della propria azienda e delle proprie mansioni. I bot alimen- tati dall’intelligenza artificiale, ad esempio, pos- sono essere proposti come consulenti affidabili, in modo da automatizzare attività a basso valore aggiunto e accelerare i flussi informativi da remoto. L’AI, d’altra parte, si sta rivelando sempre più efficace nel fornire assistenza rispetto alla scelta e all’armonizzazione dei talenti con gli obiettivi di business, consentendo una pianificazione più accurata delle priorità da assegnare. Le tecnologie AI sono alla base delle applicazioni di elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing)

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