AS_05_2019

SCENARI primo piano 18 Giugno/Luglio 2019 Automazione e Strumentazione Giocando d’anticipo il governo tedesco per primo nel 2011 ha definito una strategia nazio- nale (Industrie 4.0) a sostegno della digitalizza- zione del comparto manifatturiero , creando un effetto domino negli altri Paesi europei. Il Regno Unito con ‘Catapult - High Value Manu- facturing’ (2012), l’Olanda con ‘Smart Indu- stry’ (2014), la Francia con ‘Industrie du Futur’ (2015), la Spagna con ‘Industria Conectada 4.0’ (2016), per restare alle principali economie, hanno messo in campo piani destinati a stimo- lare l’innovazione e la trasformazione digi- tale . C’è stata anche l’importante risposta ita- liana sfociata, dopo l’approvazione a fine 2016 della Legge di Stabilità, nel ‘Piano Nazionale Industria 4.0’. Oltreoceano, nel 2012 ha preso vita ‘Manu- facturing USA’ grazie allo stanziamento pub- blico di circa 1 miliardo di dollari. In Asia, il piano ‘Made in China 2015’ prevede inve- stimenti per oltre 1.000 miliardi di dollari in internet , supercomputer , intelligenza arti- ficiale , robotica , automazione avanzata , nuovi materiali , ferrovie, aerospazio , infra- strutture marittime e scienze della vita . ‘Make in India’ punta ad attrarre investimenti stranieri. Il Giappone (Industrial Value Chain Initiative - IVI) è più sensibile all’ integra- zione uomo-macchina e alla definizione di un nuovo modello di convivenza (Society 5.0). La Corea del Sud (Manufacturing Innovation 3.0) è orientata alle misure di sostegno all’in- novazione territoriale. Ogni Paese ha una pro- pria ricetta per la digital transformation. Ecco le più interessanti e significative. Italia È del settembre 2016 la presentazione ufficiale da parte del Governo italiano del Piano Nazio- nale Industria 4.0 (dal 2018 diventato Piano Nazionale Impresa 4.0) il cui stanziamento di 13 miliardi di euro fino al 2020 è il più elevato tra quelli dei paesi europei. La strategia è quella di operare in una logica di neutralità tecnologica , intervenendo con azioni orizzontali e non setto- riali. A fronte di alcune incertezze, tra le agevo- lazioni previste dal governo nel 2019 ci sono la proroga del superammortamento al 140%, l’in- troduzione dell’iperammortamento del 250%, l’aumento del credito d’imposta dal 25% al 50% da applicare sulle spese in ricerca e sviluppo, l’in- troduzione di detrazioni fiscali fino al 30% per investimenti fino a 1 milione di euro in startup e Pmi innovative, la previsione dell’assorbimento da parte di società ‘sponsor’ delle perdite di startup nei primi quattro anni di vita. Sul fronte delle competenze l’obiettivo è di formare entro il 2020 200 mila studenti univer- sitari e 3 mila manager specializzati sui temi dell’Industria 4.0. Ulteriore obiettivo è quello di sfruttare ‘Competence Center’ e ‘Digital Hub’ specializzati in innovazione e sostegno alle Pmi e alle startup, con il forte coinvolgimento di poli universitari di eccellenza e di grandi player privati in coordinamento con gli altri centri di competenza europei. Da segnalare che secondo i dati Istat , in conco- mitanza con l’entrata in vigore del Piano Indu- stria 4.0, il valore aggiunto della industria manifatturiera italiana è sempre aumentato dal 2015 al 2017 , con una crescita che ha toccato Armando Martin LE DIVERSE INTERPRETAZIONI DI PRODUZIONE INDUSTRIALE FUTURA Industria 4.0 nel mondo La quarta rivoluzione industriale procede in modo differente da quelle precedenti perché impatta a 360 gradi sui processi industriali. Le aziende non possono affrontare da sole questo cambiamento epocale. Per questo governi nazionali, associazioni, centri di ricerca e università hanno messo in campo interventi diretti e piani di politica industriale. @armando_martin Tutte le principali economie manifatturiere del pianeta hanno dato una loro interpretazione della prossima evoluzione delle tecnologie industriali e della loro applicazione nell’industria

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