AS_04_2020

Maggio 2020 Automazione e Strumentazione FOCUS approfondimenti 48 nologie del mondo digitale, ad esempio, non miglioreranno soltanto la produttività e ridur- ranno i ritardi di progetto, ma potranno anche innalzare la qualità degli edifici, migliorando sicurezza, condizioni di lavoro e compatibilità ambientale. Qui, aggiunge il rapporto, l’approc- cio BIM gioca un ruolo centrale , come fattore chiave abilitante e facilitante per l’integrazione di molte altre tecnologie: la costruzione di un ponte, ad esempio, potrebbe risultare grande- mente facilitata combinando robotica e stampa 3D tramite modelli 3D progettati in modo para- metrico; inoltre, connettendo tali modelli 3D con tutti i dati disponibili attraverso i sistemi ERP (enterprise resource planning), è possibile ottenere un ulteriore miglioramento nella pre- cisione dei processi e delle operation. Tuttavia, per liberare il potenziale esprimibile dalle nuove tecnologie, materiali e strumenti, precisa ancora il rapporto, l’industria della costruzioni necessita anche di adottare i corretti processi: ad esempio, i benefici introdotti dal paradigma BIM risul- teranno rafforzati se le organizzazioni sfrutte- ranno le nuove opportunità che esso fornisce e, in particolare, un nuovo modo di collaborare e condividere le informazioni tra le diverse parti interessate a un determinato progetto. Cos’è BIM e a cosa serve Una definizione tecnica di BIM è quella fornita dal National BIM Standard Project Committee (NBIMS) statunitense: “Building Information Modeling (BIM) è una rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di una struttura. Un BIM è una risorsa di conoscenza condivisa per le informazioni relative a una strut- tura, che costituisce un’affidabile base per le prese decisionali durante il suo ciclo di vita, ed è definita come esistente dal primo concepimento fino alla demolizione. Una premessa di base del BIM è la collaborazione di differenti parti interes- sate, in differenti fasi del ciclo di vita di una strut- tura, per inserire, estrarre, aggiornare o modifi- care informazioni nel BIM, al fine di supportare e riflettere i ruoli di quel determinato stakeholder”. Sulla base di questa definizione, il BIM può essere illustrato come un approccio alla pro- gettazione che va oltre il classico CAD (com- puter aided design) e la modellazione 3D , fornendo una rappresentazione digitale reali- stica, in grado di includere, tutti gli oggetti ed elementi che costituiscono un progetto: questi ultimi, nel caso ad esempio di un edificio, pos- sono essere finestre, porte, scale, muri, pilastri che formano l’edificio stesso. Ciascuno di tali oggetti ed elementi digitali possiede proprietà fisiche e logiche analoghe a quelli reali, e ne rappresenta quindi il prototipo virtuale. In virtù di tali caratteristiche, la progettazione BIM consente di eseguire simulazioni reali- stiche del comportamento dell’edificio sotto diverse condizioni e variabili, con la possibilità di immaginare e comparare diversi scenari e soluzioni progettuali possibili. Poiché l’applica- zione BIM contiene dati e informazioni sul pro- getto in questione a tutti i livelli ingegneristici (specifiche tecniche, condutture, tipologie di sistemi e impianti, proprietà dei materiali, pia- nificazione, stime dei costi, budget, workflow attività, dati sostenibilità ambientale), qua- lunque modifica apportata al modello digitale dell’edificio produce in automatico aggior- namenti su tutti i disegni, viste, elementi ed oggetti collegati. In Italia, oltre il 50% degli addetti del settore conosce il paradigma BIM (fonte: Assobim) La diffusione del BIM nei progetti delle imprese italiane (fonte: Assobim)

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