AS_03_2020

BREAKING NEWS primo piano 10 Aprile 2020 Automazione e Strumentazione A CURA DELLA REDAZIONE SCENARI L’industria non si ferma Le aziende dell’automazione affiliate ad Anie si adeguano al nuovo DPCM e garantiscono l’operatività. In una breve intervista Giuliano Busetto, presidente dell’associazione confindu- striale, commenta l’eccezionale situazione dell’industria e del Paese. Il decreto non prevede, la sospensione delle attività produttive e di quelle attività che sono funzionali alla possibilità di assicurare i servizi essenziali. “Anie in questo momento di eccezionale emergenza, si è mossa in sintonia con Confindustria nazionale, la Regione Lombardia e le Istituzioni. Perso- nalmente, già dalla scorsa settimana, sono in contatto con Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria e con il Ministero dello sviluppo economico, al fine di poter garantire l’attività produttiva e la massima tutela dei lavoratori”. È bene ricordare che le aziende associate ad Anie progettano, sviluppano e costruiscono moltissime tecnologie legate al fabbisogno quotidiano: energia, infrastrutture e trasporti. “Da sottolineare” ha proseguito Busetto “la collaborazione con Marco Bonometti, Confindustria Lombardia, e con la Regione, al fine di garantire i servizi di pubblica utilità, alla luce dell’ultimo decreto dello scorso 11 marzo”. Ma quali sono le tecnologie di pubblica utilità? I soci Anie sono fornitori di numerose tecno- logie utilizzate quotidianamente da tutti noi: il funzionamento degli ascensori, manutenzio- ne della rete elettrica, manutenzione dei sistemi di mobilità, interventi di prima necessità, sicurezza, videosorveglianza, vigilanza, manutenzione di edifici sia pubblici sia residenziali. Gli ospedali, i sistemi di controllo, gli impianti, ecc. “Ecco allora che Anie ha indicato innanzi- tutto la sicurezza per gli operatori con maschere omologate, guanti e distanza di sicurezza; massima attenzione per chi si dovrà muovere sul territorio per garantire l’attività produttiva. Stesso discorso vale per l’organizzazione interna delle aziende”. Il presidente sottolinea che le attività di prima necessità devono essere considerate come filiera produttiva. Se il cibo deve arrivare nella grande distribuzione, dovrà essere imballato (industria del packaging), trasportato (la logistica interna ed esterna), la componentistica elettrica per i mezzi di trasporto, i carrelli elevatori e le ambulanze. Ecco allora che tutta l’industria dovrà essere reattiva e propositiva anche in questo momento eccezionale per il Paese. È giunto il tempo di reagire. Secondo l’Ocse, su dati ancora di metà febbraio, si pre- vede un effetto negativo sull’economia mondiale del -0,5%, ovvero fino a -1,5% se l’epidemia si diffonde; in questo caso l’area euro andrebbe in recessione. L’Europa deve stimolare e coordinare l’azione, al fine di evitare il blocco dei consumi. Il Gover- no italiano cosa può fare? “Terminata l’emergenza” sostiene Busetto “ogni attività industriale del Paese dovrà essere rilanciata. Il credito d’imposta riferito a Industria 4.0 dovrà essere rivisto su base triennale, e non solo sul primo anno. Il ministro dello sviluppo economico Patuanelli ha parlato di potenziamento delle iniziative, con uno stanziamento record di 25 miliardi. Staremo attenti a quali risorse saranno assegnate alle imprese. Molto importante è il progetto casa 4.0 per edifici più moderni, attenti alla sicurezza dei cittadini giovani e meno giovani”. E conclude: “Un rilancio del Paese con le sue infrastrutture e la sua industria è necessario per mettere in primo piano le capacità produttive dell’intera nazione nel panorama internazionale”. Si raccomanda per tutte le imprese: (a) l’adozione di protocolli di sicurezza anti-con- tagio con adozione di strumenti di protezione individuale e operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro; dovranno essere limitati al massimo gli spostamenti nei siti e con- tingentato l’accesso agli spazi comuni; (b) si raccomanda il massimo utilizzo di moda- lità di lavoro agile e di incentivare ferie e congedi retribuiti; (c) sospendere le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione. Con riguardo ai Trasporti Pubbli- ci, spetta al Presidente della Regione la programmazione con riduzione e soppressione del servizio di trasporto pubblico locale, e al Ministro delle Infrastrutture la programma- zione con riduzione e soppressione del trasporto ferroviario, aereo e marittimo. di Gabriele Peloso SCENARI L’impatto di Covid-19 sull’industria dei semiconduttori Mentre la pandemia continua, TrendForce ha pubblicato un re- port sullo stato di alcuni comparti chiave dell’industria hi-tech. Di se- guito la più recente analisi relativa al comparto dei semiconduttori. Per quanto concerne la proget- tazione di circuiti integrati, molti degli ordini erano stati effettuati da tempo e alcuni sono stati già com- pletati e spediti. Per questo motivo i risultati del primo trimestre di que- sto comparto sono influenzati solo marginalmente dalla pandemia in corso. L’espansione di quest’ulti- ma ha comunque rallentato la richiesta di progetti di circuiti integrati, in particolar modo di quelli destinati agli smartphone e a molti altri dispositivi elettronici consumer. Questa flessione della domanda si ripercuoterà inevitabilmente sui risultati del secondo trimestre. I fornitori di wafer, tipicamente le fonderie e gli IDM, sono stati in grado di mantenere la loro capacità produttiva in virtù dell’e- levato grado di automazione che contraddistingue la loro attivi- tà. Anche i piani di investimento dovrebbero proseguire, pur con le opportune modifiche strategiche. Paesi come Taiwan, Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone, oltre all’Europa, hanno messo in atto le misure di chiusura delle frontiere e di telelavoro. Que- ste misure e lo ‘stato di salute’ della supply chain globale che gestisce materiali grezzi e apparecchiature influenzeranno il fun- zionamento delle fonderie nel breve termine. Per quanto riguarda la domanda, le fonderie sono riuscite a mantenere il tasso di utilizzo della loro capacità, evadendo gli ordini relativi all’ultimo trimestre dello scorso anno e gestendo le esigenze di “restringere” dei loro clienti. Rispetto ai comparti del- la progettazione di IC e OSAT, l’impatto della pandemia sul fat- turato delle fonderie ha avuto un impatto minore. Non bisogna comunque dimenticare che la inevitabile diminuzione del potere di acquisto delle aziende influenzerà i risultati di questo compar- to già a partire dal secondo trimestre di quest’anno. L’industria del packaging e test, o OSAT (Outsourced Semiconduc- tor Assembly and Test), era stata già duramente provata dalla guer- ra commerciale tra Stati Uniti e Cina. TrendForce prevede che il fatturato del primo trimestre del comparto sarà piatto o in leggero rialzo rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Le pre- stazioni future, anche qui, dipenderanno dalla domanda dei clienti. MERCATI ICT è fondamentale, ma è in sofferenza Da Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio, è par- tito un appello al Governo: “ICT è asset per la ricostruzione, ma le imprese sono in sofferenza, servono azioni rapide”. L’associazione ha anche steso un decalogo di politica economica mirato alla ripresa di questo settore, che rappresenta un ri- Anche l’approvvigionamento di semiconduttori è complicato dalla pandemia

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=