AS_02_2020

HMI speciale Automazione e Strumentazione Marzo 2020 73 touchscreen, sistemi operativi embedded e meccaniche fanless e diskless a riscuotere consenso nella maggior parte delle appli- cazioni. In ambito software sono invece i sistemi HMI/ Scada orientati alla connettività e alla mobilità con tecnologie di tipo webserver, thin-client, IIoT, AI, Cloud/Edge-based a suscitare maggiore interesse. La tradizionale interfaccia gra- fica utente (GUI, Graphical User Interface) è stata e sarà ancora per un buon periodo il formato di visualizzazione dominante nell’HMI indu- striale, ma dovrà vedersela con nuove soluzioni come l’ HMI conversazionale e quello indossabile . Di sicuro già oggi quelli che indichiamo con il termine generico di Smart HMI , sono apparati che consentono l’accesso remoto degli operatori al patrimonio informativo generato dai sensori e dalla strumentazione, migliorano l’efficienza con cui gli operatori interagiscono con le macchine, con il risultato di una maggiore produttività nell’uso di macchine e impianti. Il concetto di Smart HMI Un moderno HMI può essere sia integrato sia basato su PC. Nel primo caso un HMI embed- ded , più economico e semplice da configu- rare, funziona su una piattaforma gestita da un sistema operativo integrato come Windows Embedded o Linux. Un HMI PC-based fun- ziona in genere su un sistema operativo Win- dows standard garantendo prestazioni supe- riori, a fronte di complessità e costi più elevati. In entrambi i casi possono essere sviluppati e impiegati come HMI intelligenti o Smart HMI. Gli Smart HMI funzionano con una varietà di sistemi operativi e consentono l’uso di tecnologie aperte come ActiveX , XML e .NET per visualiz- zare e modificare documenti, file, fogli di calcolo e video o per ascoltare messaggi audio. Questa apertura permette lo sviluppo di una singola applicazione distribuita su piatta- forme diverse, tra cui Windows Standard , Embedded , Mobile e in alcuni casi su alcune versioni di Linux , VxWorks e altri sistemi operativi embedded. Gli HMI tradizionali si collegano a una rete di automazione locale comunicando con i dispo- sitivi di campo su una singola linea, cella o sistema tramite un controllore. Gli Smart HMI offrono invece la possibilità di eliminare i vin- coli dei sistemi chiusi e di connettersi diretta- mente a dispositivi di campo intelligenti (IoT) tramite piattaforme Cloud pubbliche, private o ibride. I metodi di cloud storage più appro- priati per le applicazioni industriali sono quelli privati e ibridi , in quanto entrambi offrono una migliore protezione dei dati con l’uso di firewall, VPN, proxy server, autenticazioni avanzate tramite password, metodi di crittogra- fia, monitoraggio continuo delle connessioni, gestione di white list. Gli Smart HMI supportano l’accesso mobile basato su browser tramite Cloud, fornendo un accesso istantaneo alle apparecchiature e ai dati di produzione , sia attraverso i control- lori sia direttamente. Mettere i dati nel Cloud significa che le aziende possono semplificare la condivisione decentralizzata dei dati e la con- divisione globale delle informazioni. È qui che entra in gioco l’ Edge Computing, una tecno- logia Cloud-based che consente l’elaborazione, l’archiviazione e l’analisi dei dati in prossimità dei dispositivi e delle macchine dove vengono raccolti, riducendo i problemi di comunicazione e la necessità di elaborare i dati in posizioni Cloud centralizzate. L’Edge Computing si sta affermando - e potrebbe diventare uno standard industriale - grazie anche a nuove funzionalità di aggiornamento auto- matico e Machine Learning che offriranno ai sistemi HMI un’interfaccia di programmazione di facile utilizzo, tanto da non rendere necessarie competenze specializzate. Un’altra tecnologia abilitante che consente a Web Panel e HMI intelligenti di miglio- Grazie alla connettività, i dispositivi mobili possono essere utilizzati per accedere a PLC, macchine e impianti da remoto, abbattendo i costi di trasferta e assicurando la tempestività degli interventi (fonte: smart-hmi.biz )

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