AS_02_2019

SCENARI primo piano 41 Automazione e Strumentazione Marzo 2019 ha identificato sei KETs e tra queste spiccano le nanotecnologie, accanto a micro/nanoelettronica, fotonica, materiali avanzati, biotecnologie indu- striali e tecnologie di produzione avanzate (AMS, Advanced Manufacturing Systems). In Italia lo sviluppo delle nanotecnologie e la diffusione delle loro applicazioni anche in campo industriale è sostenuto da numerosi pro- getti e iniziative, presso istituzioni pubbliche e private, alcune legate a Università e Politecnici, altre a enti come CNR ed ENEA, altre connesse a realtà territoriali come il Laboratorio Toscano per le Nanotecnologie, la Open Innovation Lombarda, la nanofacility Piemonte, il Tecno- polo Medicina di Precisione nella NanoValley pugliese e altre ancora. Un ruolo rilevante è quello assunto da AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Indu- striale) che ha costituito Airi/Nanotec IT , il focal point nazionale per industria per l’attività nel campo delle nanotecnologie e delle altre tecnologie abilitanti: suo obiettivo è quello di promuove lo sviluppo e l’applicazione delle nanotecnologie e delle KETs quali strumento per accrescere il posizionamento competitivo del sistema produttivo del Paese in un’ottica di Ricerca e Innovazione Responsabile. Le nanotecnologie, che sono da considerare tra- sversali alle KETs, si possono definire - secondo la definizione dell’ISO (International Standard Organization) - come “l’applicazione delle cono- scenze scientifiche per controllare e utilizzare la materia nella gamma di dimensioni da 1 nm a 100 nm , dove possono emergere proprietà e feno- meni completamente nuovi di natura fisica e chi- mica. Ciò si traduce spesso in nuove e straordina- rie caratteristiche che possono generare un’ampia serie di nuovi prodotti”. Anche la Commissione Europea ha pubblicato una definizione di nanomateriali ad uso legisla- tivo: nella “raccomandazione” del 18 ottobre 2011 si stabilisce che: “Con ‘nanomateriale’ s’intende un materiale naturale, derivato o fabbricato con- tenente particelle allo stato libero, aggregato o agglomerato, e in cui, per almeno il 50 % delle particelle nella distribuzione dimensionale nume- rica, una o più dimensioni esterne siano comprese fra 1 nm e 100 nm. In casi specifici, e laddove le preoccupazioni per l’ambiente, la salute, la sicu- rezza e la competitività lo giustifichino, la soglia del 50 % della distribuzione dimensionale nume- rica può essere sostituita da una soglia compresa fra l’1 % e il 50 %. In deroga al punto precedente, i fullereni , i fiocchi di grafene e i nanotubi di carbonio a parete singola con una o più dimen- sioni esterne inferiori a 1 nm dovrebbero essere considerati nanomateriali”. Le nanotecnologie quindi puntano a sfruttare e ad applicare, in un approccio multidisciplinare, i metodi e le conoscenze derivanti dalle nano- scienze per la creazione e utilizzazione di mate- riali, dispositivi e sistemi con dimensioni a livello Nanoparticelle per applicazioni mediche

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