Automazione_Strumentazione_2_2014 - page 78

tecnica
Marzo 2014
Automazione e Strumentazione
78
BUILDING AUTOMATION
Il presente lavoro si incentra sugli strumenti di calcolo attualmente disponibili
per la diagnosi energetica degli edifici. Ogni strumento ha differenti
potenzialità, diversa accuratezza e necessita di un differente impegno
temporale per ottenere i risultati voluti. Non esiste dunque lo strumento perfetto
per ogni applicazione. Obiettivo del lavoro è di fornire un valido riferimento
per la scelta dello strumento più indicato in relazione alle finalità.
Francesco Mancini,
Marco Cecconi
Strumenti di calcolo
per l’audit
energetico-economico di edifici e città
Il fulcro di qualsiasi programma efficace di riqua-
lificazione energetica si basa sulla qualità della
diagnosi energetico/economica preliminare. È
necessaria una valutazione il più possibile ade-
rente alla realtà e che consideri, oltre agli aspetti
tecnologici, anche quelli legati al ritorno eco-
nomico degli investimenti. Inoltre, se l’analisi
si estende dal singolo edificio a intere città, per
esempio nel caso della realizzazione di Piani
d’Azione Energetici (PAES), è necessario pren-
dere in considerazione problematiche aggiuntive
legate all’estensione del patrimonio e ai muta-
menti che la città subisce negli anni
[1]
. Al tempo
stesso l’impegno tecnico e temporale necessario
per la diagnosi deve essere compatibile con le
disponibilità economiche, spesso scarse, di cui si
dispone in queste fasi di analisi preliminare. Ne
consegue che è di fondamentale importanza la
scelta del giusto strumento di calcolo che si atta-
gli maggiormente alla problematica specifica.
Finalità dell’analisi e relativi strumenti
di calcolo
Il primo passo del processo di analisi è l’esatta
determinazione delle finalità. Queste possono
spaziare enormemente, ad esempio dalla sem-
plice necessità dell’Attestato di Prestazione Ener-
getica (APE) in caso di compravendita, allo stu-
dio energetico/economico dettagliato di un centro
commerciale per valutare le possibilità di effi-
cientamento, alla valutazione di impatto ambien-
tale complessiva di un edificio del terziario, con
analisi del ciclo di vita dei singoli elementi che
lo compongono, fino alla valutazione energetico-
ambientale di un’intera città in caso di realizza-
zione dei Piani d’Azione Strategici.
A ciascuna finalità è associata la giusta procedura
d’azione. Alcune procedure sono determinate per
legge (ad esempio quella relativa alla certifica-
zione energetica)
[2]
, altre sono invece libere e
devono essere determinate in relazione agli obiet-
tivi specifici. Nella
υ
figura 1
sono schematiz-
zate le possibilità più comuni.
Una volta determinata la procedura, il passo suc-
cessivo riguarda la scelta del metodo di calcolo,
ossia di un software in grado di modellare ade-
guatamente l’edificio. In questa scelta entrano
in gioco necessariamente anche variabili legate
alle disponibilità economiche per l’acquisto di
un determinato applicativo nonché disponibilità
tecniche e temporali per l’esecuzione del lavoro.
In ogni situazione sarebbe desiderabile realizzare
un modello dettagliato dell’edificio, per esempio
descrivendo ogni singola stanza, ciascuna con la
sua temperatura ed il suo specifico utilizzo. Ciò
però può portare a tempi di realizzazione e costi
troppo elevati rispetto alle finalità. In questi casi
potrebbe essere più opportuna un’analisi meno
dettagliata, ma il dubbio del progettista è sem-
GLI AUTORI
F. Mancini, M. Cecconi - Dipar-
timento PDTA, Università La
Sapienza di Roma. Sito web:
Figura 1 - Procedure, metodi di
calcolo e dati di origine suddivisi
in base alle finalità dell’analisi
energetica
1...,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77 79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,...102
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