AS_01_2021

Gennaio/Febbraio 2021 Automazione e Strumentazione AEROSPAZIALE applicazioni 78 Recentemente abbiamo assistito alla spettacolare partenza del vettore Falcon 9 di SpaceX , il razzo di ElonMusk che, grazie alla possibilità di essere in gran parte riutilizzabile , sta aprendo un nuovo capitolo nella storia dell’era spaziale e nello sfrut- tamento commerciale dello spazio. La missione, dopo la sospensione del 2011 dei violi spaziali statunitensi con esseri umani a bordo, ha segnato la ripresa delle at- tività Nasa con il lancio in orbita di un equipaggio. Il viaggio della cap- sula recuperabile Dragon sarà ri- cordato per sem- pre anche per es- sere stata la prima missione a vedere la collaborazione diretta, nella ge- stione di un viag- gio spaziale, tra un ente governativo, la Nasa per l’appunto, e una società privata, SpaceX. Non è la prima volta che Musk occupa le prime pagine dei giornali. In precedenza, il noto imprenditore aveva infatti lanciato il Falcon Heavy, uno dei razzi più potenti mai progettato e fino ad allora decollato, con a bordo una Tesla Roadster , successivamente rilasciata in orbita con una manovra degna di un film di Kubrick. Il tutto sulle note di Life on Mars di David Bowie, una colonna sonora che ha reso la missione ancor più coinvolgente dal punto di vista emotivo. Tutto questo ci porta a dire che siamo agli albori di un nuovo inizio. Si pensi all’imminente arrivo del 5G , quando nuovi satelliti dovranno essere posti in orbita per sostenere l’immenso traffico dati che non sarà possibile gestire con la sola infrastruttura terrestre di telecomunicazioni . Tutto ciò darà il via a una nuova corsa per la conquista dello spazio che, in questo caso, non sarà finalizzata all’esplora- zione ma a servire, e quindi ad aggiudicarsi, quanti più clienti 5G possibili in tutto il mondo. Se da un lato tutto ciò rappresenta una delle sfide più eccitanti che segneranno il futuro prossimo dell’uomo, dall’altro introduce una problema- tica di non poco conto, correlata alla crescente presenza dei ‘detriti spaziali’ che si trovano ad orbitare attorno alla terra e, in generale, a vagare nel sistema solare. Detriti spaziali: cosa sono e perché costituiscono un problema Il termine detriti spaziali viene comunemente uti- lizzato per indicare gli oggetti orbitanti prodotti dall’uomo che sono giunti al loro fine vita : satel- liti fuori uso, stadi di razzi vettori, altri stadi di servizio che sono stati abbandonati in precedenti missioni, nonché tutti i frammenti di vario tipo e di diverse dimensioni che l’interruzione dell’a- limentazione, l’esaurimento del propellente, le varie collisioni o gli effetti dell’ambiente spaziale hanno generato nel corso degli anni. Il rischio è che questa spazzatura possa entrare in collisione con i veicoli e/o i satelliti orbitanti nello spazio a velocità che possono anche raggiungere anche i 50.000 chilometri orari , quando le velo- cità orbitali di più corpi si sommano nell’urto. E questo, nonostante la Rete di sorveglianza spa- ziale degli Stati Uniti sia in grado di tracciare a radar più di 13.000 oggetti vaganti finanche di 10 centimetri di dimensione. A questo proposito, l’astronauta britannico Tim Peake ha riportato un episodio alquanto inquie- tante, accaduto qualche anno fa quando era a bordo della Stazione Spaziale Internazionale : un detrito spaziale non ben identificato ha cen- Bruno Vernero L’ITALIANA D-ORBIT SCEGLIE IL SOFTWARE CREO DI PTC È arrivata l’ora delle pulizie spaziali A FIL DI RETE www.dorbit.space www.ptc.com/it Con il lancio dello Sputnik avvenuto nel 1957 la storia dell’uomo entra ufficialmente nell’era spaziale. Da allora sono molte le nazioni che hanno preso parte alla corsa tecnologica per la conquista dello spazio, con lanci di razzi di vario tipo e la messa in orbita di migliaia di satelliti. Molti di essi, giunti a fine vita, vagano ora su varie orbite, causando potenziali rischi per le attuali missioni. Dragon 2 è la seconda versione della capsula Dragon di SpaceX, inizialmente solo cargo, protagonista della recente missione spaziale sviluppata insieme alla Nasa (foto: Nasa Kennedy Space Center)

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