AS_01_2021

progettazione di nuovi prodotti senza la stretta supervisione di un essere umano. In questo contesto si applicano modelli non supervisionati; è la mac- china a valutare le proprie prestazioni continuando a migliorarsi nel tempo. Numerose applicazioni, per lo più prototipali, si trovano in ambito chimico e farmaceutico, dove agli algoritmi è affidato il compito di combinare delle molecole col fine di scoprire e validare nuovi materiali o formule; - Anomaly Detection , il cui fine consiste nell’identificazione di elementi, eventi o osservazioni che non sono conformi rispetto ad un modello previsto, ad esempio, nell’ambito del monitoraggio dei processi produttivi. Dopo quelle di Intelligent Data Processing vengono, più distanti, le applicazioni di Computer Vision e Virtual Assistant/Chatbot . Mentre la prima trova appli- cazione principalmente all’interno della fabbrica, nell’ambito del monitoraggio (es. asset e qualità) e sicurezza, la seconda viene impiegata in attività non specifi- che di una impresa manifatturiera: l’assistenza al cliente prima e dopo l’acquisto. Infine, tra le restanti classi di soluzioni dell’AI trovano una discreta diffusione i Recommendation System - utilizzati dal Marketing col fine di meglio indi- rizzare le azioni commerciali dell’azienda verso specifici segmenti di mercato - e gli Autonomous Robot , trainati dalla diffusione della robotica collaborativa che, sebbene rimanga una nicchia nel mercato della robotica, riscontra sempre maggiore interesse da parte delle imprese. La situazione attuale Considerando le aree di implementazione, il Libro Bianco osserva come sia l’a- rea Factory a concentrare il maggior numero di casi applicativi, trainata prin- cipalmente dalle applicazioni per l’ambiente produttivo (pianificazione delle attività, monitoraggio delle prestazioni, ecc.). Anche i processi non operativi sono al centro del processo di trasformazione, in particolare con applicazioni nell’ambito del Marketing (es. Dynamic Advertising) e dell’assistenza al cliente (es. Chatbot). Chiudono quindi le aree Product Life Cycle, trainata dai progetti nei settori chimici e farmaceutici inerenti la scoperta di nuove molecole (Design Creation), e Supply Chain. Per quanto riguarda la situazione italiana, il quadro applicativo rimane di fatto comparabile a quanto osservato a livello internazionale. La fiducia delle imprese manifatturiere italiane rispetto alle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale è buona, con circa i 2/3 delle imprese convinte che l’AI possa costituire una opportunità per la propria realtà. Le applicazioni più diffuse riguardano l’uso della Computer Vision e, più in generale, delle metodologie ricomprese nella classe dell’Intelligent Data Processing con le medesime finalità di quanto osservato a livello internazionale. Agli antipodi troviamo le soluzioni di Natural Language Processing, fisiologico in un settore in cui l’analisi e la redazione di testi scritti non costituiscono una attività preponderante, e di Autonomous Robot. Quest’ul- timo dato è in leggera controtendenza rispetto a quanto osservato all’estero. Quanto ai numeri, quelli presentati durante la Tavola Rotonda da Giovanni Miragliotta , direttore dell’Osservatorio Artificial intelligence del Politecnico di Milano, non sono proprio entusiasmanti: solo il 16% delle imprese italiane ha un progetto e un’applicazione di AI pienamente operativa mentre un altro 16% non sta ancora facendo nulla e il 18% per il momento dichiara solo di avere intenzione di fare qualcosa in futuro, mentre l’ 11% ha almeno in mente un’idea allo stato progettuale; tra coloro che stanno già facendo qualcosa con l’AI c’è il 24% delle imprese che ha almeno un progetto in fase di sperimentazione e il 15% che è già oltre la sperimentazione e sta facendo implementazione. Il fenomeno interessante segnalato da Miragliotta è che sempre più le tecnologie di Intelligenza Artificiale iniziano ad essere accessibili anche alle Pmi che si stanno avvicinando a questo come ad altri megatrend tecnologici quali la Cloud Transformation e l’ Internet of Things.

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