Effinciency_and_Environment_05_2018

24 Efficiency & Environment - Maggio 2018 Approfondimenti al fine di ottenere i risultati fusionistici sperati. Da quando si è deciso di puntare a questa nuova tecnologia per produrre energia si sono percorse varie strade, e, se, si deciderà di adottarla come risorsa strategica, si dovrà modificare ade- guatamente anche il Piano Energetico Nazionale. Il com- plesso processo fisico che domina il fenomeno della fusione, infatti, produce una grande quantità di energia. Queste po- tenzialità di sviluppo saranno oggetto di approfondimento per altre iniziative sperimentali maggiormente ambiziose come per esempio il progetto Demo. La tecnologia reattori- stica della fusione nucleare, si è evoluta da un progetto del 1950, il Tokamak, un reattore in cui un plasma viene tenu- to in sospensione magnetica a elevatissime temperature, al fine di fondere gli atomi di idrogeno e produrre energia: L a fusione nucleare, rappresenta ad oggi, una strada di natura quasi pret- tamente sperimentale, che un Consorzio In- ternazionale, che vede al proprio interno anche l’Italia, ha intrapreso con un costoso in- vestimento in ricerca e sviluppo. Il cosiddetto ‘Progetto Iter’ ini- ziato nel 2005 a Cadarache, nel sud della Francia, ad opera di un consorzio internazionale com- posto da Unione Europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti, India e Corea del Sud. Iter, acronimo di International Thermonuclear Ex- perimental Reactor, è il reattore sperimentale attorno al quale il sopracitato Consorzio si è riunto Le nuove frontiere energetiche: ricerca, tecnologia e managerialità al servizio dei bisogni energetici, nel panorama di Industria 4.0. Il progetto Iter: una pietra miliare sulla road map energetica La fusione nucleare Foto tratta da www.pixabay.com Grafico del rateo di dose a contatto (First Wall). Confronto rispetto al limite di manipolazione sicura. Dati elaborati tramite software, presso Enea CR_Frascati Jacopo Amati

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