Efficiency_and_Environment_03_2019

112 Efficiency & Environment - Marzo 2019 attualità A Dove la rete non arriva… IoT e Sigfox: una tecnologia per lo sviluppo di dispositivi interconnessi che facilitano la diffusione dell’Internet of Things una possibilità di diffusione di gran lunga maggiore alla mag- gior parte dei dispostivi attualmente in commercio grazie al concetto plug&play. Sigfox, una rete In questo contesto lo standard Sigfox, sviluppato da una start- up francese fondata nel 2010, offre una soluzione di comuni- cazione end-to-end innovativa, consentendo di realizzare una rete di comunicazione senza allestire specifiche infrastruttu- re per ogni applicazione, evitando alle aziende di investire in apparati di rete propri o allestiti per la specifica esigenza. Il che significa che l’utente non avrà necessità di gestire alcuna attività di installazione o di manutenzione. Sigfox rappresenta una rete sulla quale qualunque dispositivo può comunicare, attraverso un modem a bassissimo consumo, compatibile e certificato. I modem sono integrati nell’oggetto fisico (senso- re, rivelatore ecc.) che fornisce i dati da trasmettere alla rete di stazioni radio operative sul territorio. Questi dati sono resi disponibili via Internet agli utenti che devono controllare i loro oggetti. La rete Sigfox opera su frequenze sub-GHz, sulle ban- de ISM: 868 MHz in Europa e 902 MHz in USA e utilizza una modulazione Ultra-Narrow Band (UNB) che è la chiave per po- ter fornire una rete scalabile e ad alta capacità. Tale soluzione consente comunicazioni a lungo raggio, con una copertura maggiore rispetto al GSM. Non vi è alcuna negoziazione dei parametri della connessione tra il dispositivo e una base sta- tion ricevente. Il dispositivo semplicemente emette nella ban- da di frequenza disponibile. Il segnale viene rilevato dalle base station più vicine, decodificato e trasmesso al back-end della rete. I messaggi vengono poi inoltrati all’applicazione dell’u- tente e resi accessibili tramite le API di Sigfox. Ogni messag- gio viene autenticato utilizzando un meccanismo hash e una chiave privata specifica del dispositivo. Questa caratteristica offre una grande protezione dagli attacchi replay. Il protocollo radio Sigfox offre anche un’elevata resistenza alle interferenze. Grazie a questa nuova opportunità che si sta velocemente dif- fondendo in Europa (Francia, Germania e Italia, in particolar modo) potremmo assistere molto presto a una rapida impen- nata del numero di dispositivi IoT sia nelle nostre abitazioni sia in molti altri contesti. Con la loro diffusione, lo sviluppo di tec- nologie per la gestione dei Big Data e nuove soluzioni di AI - Artificial Intelligence faranno presto capolino tra gli strumenti a disposizione delle aziende che per prime saranno capaci di vedere oltre la cortina di nebbia che rende l’orizzonte anco- ra poco luminoso. Il futuro è tutto da scoprire e molto presto avremo interessanti novità, almeno per i dispostivi connessi. Idea Soc. Coop. - www.idea-on-line.it S iamo tutti più o meno consapevoli di interagire in un contesto oramai in- terconnesso e digitalizzato. Se però crediamo che le continue notifiche e i continui‘bip’ dello smartphone e degli altri oggetti smart che possediamo occupino già una parte consistente della nostra vita, saremo ben presto costretti a ricrederci. Non siamo che all’inizio. La grande onda lunga dell’Internet of Things, infatti, sta appena iniziando a prendere l’abbrivio e ben presto inizieremo a percepirne i reali effetti. L’ultimo ostacolo che forse resta è la necessità di una tecnologia che faciliti l’usabilità dei dispositivi e la loro connessione alla rete dati. Il contesto di applicazione dei dispostivi IoT è davvero molto vasto. Basterebbe pensare alle innumerevoli soluzioni che potrebbero essere sviluppate in ambito domestico per il monito- raggio dei parametri ambientali e l’efficienta- mento dei consumi. Ma la lista degli ambiti non si ferma al solo caso domestico. Ne è un esem- pio altrettanto interessante il cosiddetto campo dei wearable ossia di quei dispositivi indossabili e capaci di monitorare lo stato di salute del sog- getto che li indossa. Gli aspetti che caratterizza- no il successo di un prodotto sono la sua utilità e la fruibilità della soluzione che propone. Se ci confrontiamo con il settore degli smartphone, la loro diffusione è frutto della facilità d’uso e della capacità di risolvere un’esigenza latente di comunicare in maniera semplice e veloce con i nostri contatti. In tale ambito è però interessante notare come gli smartphone possano essere uti- lizzati senza dover necessariamente leggere un libretto di istruzioni. Discorso analogo vale per le app più note e diffuse di messaggistica. Non hanno un vero e proprio manuale di istruzione. Il loro uso è intuitivo. Per un dispositivo IoT che deve inviare dati è dunque necessario che esso sia collegato a una rete. Se pensiamo a conte- sti domestici o ai contesti wearable essi devono aver una connessione o una copertura wi-fi. Il che comporta che sia in primo luogo disponibile e in secondo luogo facilmente configurabile nel dispositivo. Ma se questo dispositivo si collegas- se direttamente alla rete dati? Senza necessità di una sim telefonica o di una copertura wi-fi? Si- curamente avrebbe un vantaggio competitivo e Ginaluca Di Buò Foto tratta da www.pixabay.com

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