AO_425
a cura di Ilaria De Poli @depoli_ilaria AO RASSEGNA Oleodinamica e pneumatica I componenti e i sistemi oleodinamici e pneumatici si sono adattati all’era digitale adottando architetture unificate per un’integrazione modulare nell’IIoT OTTOBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 425 78 Foto tratta da www.pixabay.com Lungi dall’appartenere a un’epoca passata, i componenti oleodinamici e pneumatici rappresentano a tutt’oggi un ele- mento portante della moderna automazione industriale, essendo in grado di risolvere problemi di movimentazione che sarebbero di difficile implementazione con soluzioni puramente elettriche o elettromeccaniche. I sistemi idraulici e pneumatici si pongono come alternative economiche alle implementazioni basate su attuatori elettrici, sono spesso caratterizzati da una maggiore facilità di installazione e manutenzione e rappresentano una scelta quasi obbligata negli ambienti ostili e a rischio di esplosione. Nel corso degli anni le prestazioni dei sistemi oleodinamici sono migliorate grazie al progressivo incremento delle pres- sioni operative reso possibile dall’impiego di nuovi materiali e all’affinamento delle tecnologie produttive, ma l’evoluzione più significativa dell’ultimo decennio è l’integrazione di intelligenza distribuita e di connettività dati che ha portato all’in- tegrazione nell’Industrial Internet of Things. IIoT e Industry 4.0 si basano sulla decentralizzazione e sulla distribuzione delle capacità di calcolo nei nodi periferici delle reti di automazione, sia per mezzo di opportuni gateway aggregatori, sia per integrazione diretta di elaboratori, inter- facce di comunicazione e sensori di vario tipo nei componenti installati sul campo. L’adozione di architetture unificate (come OPC UA) semplifica l’integrazione e la modularizzazione dei componenti oleodinamici e pneumatici, mentre la raccolta capillare delle informazioni e la loro elaborazione ai margini della rete, eventualmente aggregate nei gateway IoT, rende possibili strategie di controllo più efficienti e flessibili. La miniaturizzazione dei sensori (di pressione, di flusso, di temperatura) e delle interfacce di comunicazione ne ha facilitato l’incorporazione negli attuatori pneumatici e oleodi- namici, rendendo possibili tecniche di manutenzione predittiva che hanno virtualmente azzerato le probabilità di rotture e perdite di fluidi in questo tipo di sistemi. Massimo Giussani
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