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119 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 419 119 comprendere bene come i dati vengano estratti, raccolti, archiviati, mescolati, analizzati, comunicati, visualizzati e utilizzati. Brand ha anche fortemente sposato l’idea per cui la tecnologia deve essere usata per liberare, non per opprimere. Una questione ancora oggi molto discussa. Alcune aziende hanno anche dedicato tempo a raccontare teorie sull’etica e sul ‘fare del bene’. La pande- mia legata al Covid-19 è stata causa di devastazione in molte parti del mondo, portando malattia e morte. Ma spesso l’innovazione esce proprio dai momenti di crisi. Molte realtà hanno approfittato di questa crisi per focalizzarsi sullo sviluppo dei prodotti, spaziando dalle soluzioni per aiutare le aziende farmaceutiche a produrre vaccini, ai dispositivi di protezione degli operatori, per tutelarli dalla diffusione del virus una volta tornati sul posto di lavoro. Molte aziende di cui sono venuto a conoscenza, stanno lavorando per il bene della società. Non stare a guardare: ti rubano i dati! Tim Bandos, VP per la cybersecurity di Digital Guardian, qualche volta si è intrattenuto con me per discutere del suo ultimo lavoro, ‘The DG Data Trends Report’. I dati per stilare il documento sono stati raccolti durante la (e come risultato della) pandemia da Covid- 19, per studiare quanti dati aziendali sensibili stavano ‘uscendo’, e siano poi usciti, dal perimetro di sicurezza della loro ‘base’. Digital Guardian ha sviluppato e implementato una tecnologia, che ci si può procurare, che include un ‘agente’ che fornisce visibilità sui momenti dei dati dall’interno, dentro e fuori dall’ambiente aziendale. Pertanto, lo studio è stato condotto con questi dati reali, anziché solo con un sondaggio. Fin dall’inizio del Covid-19, DG ha rilevato un incremento del 123% del volume di dati in movimento verso drive USB, dove il 74% di questi dati era ‘classificato’ in base alle indi- cazioni DLP. Ora, per la maggior parte si trattava di dati di lavoro, che venivano portati a casa. Dati che ora non possono più venire controllati. Con i dipendenti che lavoravano da casa, la fuoriuscita di dati attraverso tutti i mezzi disponibili, come email, cloud, USB ecc., è cresciuta dell’80% nel primo mese successivo alla dichiarazione di pandemia dell’OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità. E più del 50% dei dati in uscita era classificato come ‘dato sensibile’. I clienti coinvolti nella ‘Rilevazione e Risposta’ gestita da Digital Guardian hanno notato un incremento del 62% delle attività malevole, valore che, a sua volta, ha portato a un aumento delle indagini sulla risposta agli incidenti, il 64% in più rispetto a prima della dichiarazione. Cinque consigli per proteggere i tuoi dati: - redigi dei promemoria sulle policy aziendali di governance dei dati; - etichetta le informazioni che ritieni sensibili; - limita l’accesso ai dati sensibili; - tieni una sessione di formazione sulla Remote Security Awareness (consapevolezza della sicurezza da remoto); - prendi in considerazione lo sviluppo di un’infrastruttura desktop virtuale o Desktop- as-a-Service. a un lato, le informazioni dovrebbero costare molto, perché hanno un grande valore: avere la giusta informazione al momento giusto ti cambia davvero la vita. D’altro canto, però, le informazioni do- vrebbero essere gratuite, perché il costo di estrarle si sta abbassando sempre più. Così abbiamo questi due estremi in lotta fra loro”: ha detto così una volta Stewart Brand, uno dei pionieri di Internet, per non dire uno dei suoi leader, durante una delle prime Hackers Conference. I giorni di un giugno qualunque, sul mio calendario, sono solitamente pieni zeppi di viaggi, hotel, incontri e conferenze. Incontro persone nuove e imparo cose nuove. Certo, questo giugno è andata diversa- mente. Ho partecipato a conferenze re- alizzate da Aveva, Honeywell, HPE, PTC, Rockwell Automation e Schneider Electric, tutte sul web, comodamente seduto nel mio studio di casa, o addirittura nel patio. Ma le conferenze sono state tutte alta- mente formative. Mi devo congratulare con gli staff degli addetti alla comunica- zione di queste aziende per essere riu- sciti a riunire insieme tutti i relatori, che intervenivano dal vivo, oppure con regi- strazioni fatte da casa, nei loro studi o in salotto. Mi sono mancati solo gli incontri casuali, nelle hall degli alberghi o al bar. Queste conferenze mi hanno permesso di “D Gary Mintchell , gary@TheManufacturingConnection.com, consulente ed esperto di tecnologia, fondatore e responsabile di The Manufacturing Connection ( www.TheManufacturingConnection.com ) , puoi seguirlo su Twitter @garymintchell AUTOMAZIONE USA AO SETTEM RE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 424 Il ‘buono’ nella pandemia

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