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GIUGNO-LUGLIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 423 74 AO TAVOLA ROTONDA Marco Zambelli ontrollo della qualità dei prodotti e della corretta esecuzione dei processi da parte degli attori lungo tutta la supply chain. Tracciare autenticità e pro- venienza dei prodotti, a tutela del made in Italy in funzione anticontraffazione e per la sicurezza di utenti finali e consumatori. Esiste una tecnologia innovativa che può consentire alle filiere di produzione e ai fornitori di servizi di coprire tutte queste funzioni, e il suo nome è blockchain. La ormai nota tecnologia distributed ledger, esplosa con il feno- meno criptovalute e bitcoin, oggi esplica infatti le sue enormi potenzialità in tutti i settori, dove può implementare trasparenza e immutabilità delle informazioni per seguire il percorso di pro- dotti e servizi, dalle origini al consumo finale. Diversi sono quindi i vantaggi, quali sicurezza, protezione da frodi e contraffazione, tutela del consumatore e sua fidelizzazione, ritorni in termini di reputazione per i brand, vantaggi economici e competitivi per tutti i soggetti lungo la supply chain. Guardando anche al tema sempre più importante della sostenibilità delle filiere produttive. Dall’agroalimentare al fashion, al finanziario e assicurativo, i set- tori di sperimentazione e di progetti già operativi spaziano su ogni tipo di attività, senza però dimenticare che tracciabilità, in ogni ambito, è prima di tutto una questione di processi. Disporre di una chiara mappatura e definizione dei processi implicati è quindi l’elemento preliminare per poter adattare la tecnologia ai diversi contesti applicativi. Processi chiari e disponibilità dei dati La tecnologia porta infatti con sé delle criticità, quali l’identi- ficazione e l’acquisizione dei dati e dei valori da immettere in blockchain, al fine di ricostruire in maniera adeguata la vita del prodotto. La disponibilità stessa di queste informazioni è natu- ralmente un altro problema, e laddove non sia presente com- porta una spesa tecnologica e un dispendio di tempo e risorse per la loro raccolta che vanno ponderati con i vantaggi nella de- finizione del ROI. Incidenza che sarà tanto più allargata quanti più sono i soggetti da coinvolgere lungo la catena di fornitura, produzione e distribuzione, onde assicurare la sostenibilità eco- nomica di un progetto di blockchain. Senza dimenticare, infine, le modalità per rendere fruibile l’accesso a tutte le informazioni di tracciatura all’utente finale, che devono altresì garantire l’uni- cità e l’impossibilità di contraffare l’indicazione di certificazione blockchain, invalidando tutto il processo. Tra blockchain aperte ad accesso libero e quelle private con logiche di controllo degli accessi, più adatte per impiego in ambito aziendale e di filiera, diverse sono quindi le strade percorribili. In una sorta di tavola rotonda virtuale, abbiamo rivolto qualche domanda per approfondire il discorso su blockchain e tracciatura a Elisabetta Guolo , avvocato esperto in design e diritto d’autore dello studio Bugnion ( www.bugnion.eu/it ), Guido Ricci , founder e chief security officer di Botika ( www.botika.ai ), e Diego Lai , CTO di Autentico ( https://prodottoautentico.it ). C La tecnologia blockchain apre scenari tecnologici avanzati per il futuro dell’anticontraffazione e del tracciamento di prodotti e servizi in ogni settore, dall’agroalimentare al finance, dalla tutela della proprietà intellettuale alla contrattualistica Tracciabilità di fi liera, la sicurezza corre tra i ‘blocchi’ Foto tratta da www.pixabay.com

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