AO_419

AUTOMAZIONE OGGI 419 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 57 S SI sotto la lente Il grande gemello A partire dalla loro invenzione a opera di Michael Grieves nel 2002 (nel contesto della sua ricerca sul product lifecycle mana- gement ), i digital twins (DT) hanno attratto un crescente interesse e, come sostiene il loro inventore, non è possibile neanche immaginare l’Industria 4.0 senza di essi; allo stesso tempo, la piena attuazione del potenziale dei DT è inimmaginabile senza le tecnologie più recenti, come i Big Data e l’Internet of Things. Per definizione, un digital twin (DT) è una replica digitale di un’entità fisica reale, e quindi vive del rapporto fra tre parti di- stinte: l’oggetto fisico, la copia virtuale, e l’interconnessione che li tiene sincronizzati; quest’ultima si basa su misure in tempo reale dei parametri caratteristici dell’og- getto fisico, e delle infrastrutture che tra- sferiscono tali informazioni dal mondo reale al virtuale. Mentre tale definizione si focalizza sul singolo oggetto, la potenza e l’utilità del concetto crescono di pari passo con l’aggregazione dei DT di più entità. Già a livello industriale, e in funzione della fase di sviluppo del prodotto, i DT ven- gono divisi in Protype (DTP), Instance (DTI) e Aggregate (DTA); il DTP vive già prima dell’esistenza del gemello reale, al fine di consentirne lo sviluppo in modo rapido ed efficiente in termini economici e temporali; il DTI è il gemello associato a ogni singolo esemplare realizzato del prodotto; infine il DTA è l’aggregato delle informazioni prove- nienti dai singoli DTI, che consente non solo di monitorare il comportamento del pro- dotto nel mondo reale, ma anche di realiz- zare diagnosi e predizioni sui possibili guasti futuri, di prevedere gli effetti conseguenti all’introduzione di aggiornamenti e modifi- che, e di sviluppare conoscenza sul prodotto reale e il suo utilizzo. Proseguendo sulla strada sin qui delineata, il naturale sviluppo considera non solo i DTP/DTI/DTA di un singolo oggetto, ma ad esempio i DT di tutti i prodotti di una fab- brica manifatturiera, andando così a cre- are un DT dell’intera fabbrica, e rendendo possibile ad esempio il monitoraggio e l’ot- timizzazione a livello di un intero sito pro- duttivo. La domanda che sorge spontanea a questo punto è: fin dove è possibile spin- gersi in questo processo di creazione di DT di realtà sempre più estese? All’Università di Cambridge (UK) sembrano avere idee abba- stanza precise al riguardo. Da un paio di anni il Centre for Digital Built Britain di Cambridge sta lavorando sull’idea di un national digital twin , ovvero la costru- zione di un gemello dell’intera nazione (o almeno dell’ambiente costruito dall’uomo), con l’obiettivo di realizzare un’infrastrut- tura di condivisione dell’informazione su scala nazionale, che consenta ai policy maker di giungere a decisioni migliori, ri- sparmi finanziari, servizi di alta qualità, e vantaggi diffusi per la società e l’economia intera. Il gruppo di lavoro ha prodotto di- versi documenti che definiscono i contenuti e il percorso per realizzare tale ambizioso obiettivo, a partire dai principi fondamen- tali raccolti in ‘The Gemini Principles’ e dalle tappe fissate nella ‘DFTG Roadmap’. Nel suggerire la lettura dei documenti citati per l’approfondimento del tema, vale la pena di chiudere con due piccole osservazioni circa il ruolo della nostra comunità in questo contesto. La prima osservazione consiste nel sottolineare l’opportunità rappresentata da una simile iniziativa per chi lavora già da tempo nell’ambito DT, e ha sviluppato gli strumenti e le competenze necessari in tema di software, automazione, Big Data, machine learning. La seconda osservazione riguarda la vastità e la delicatezza delle implicazioni, a livello di sicurezza e privacy, di una simile enorme raccolta di dati sensibili, che richie- derà un enorme sforzo non solo per la prote- zione dei dati da agenti malevoli esterni, ma anche per evitare che il ‘gemello nazionale’ si trasformi nel ‘grande fratello’. FINDOVE È POSSIBILE SPINGERSI NEL PROCESSODI CREAZIONE DEI DIGITAL TWIN? PERORAAL NATIONAL DIGITAL TWIN Sergio Galeani, Comitato Tecnico Automazione Oggi, Fieldbus&Networks

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=