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GENNAIO-FEBBRAIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 419 45 nostro sistema di movimentazione a carrelli intelligenti iTrack può operare con questo software di simulazione e dare e ricevere input e output, proprio come succede nel caso di apparecchiature fisiche, ma in questo caso, l’interazione avviene con un modello digitale. In breve, il controllore si collega e fa funzionare il modello della macchina. Le implicazioni di tutto ciò sono decisamente importanti poiché possono cambiare il modo di lavorare dei nostri clienti”. Funzioni ‘cut and reuse’ Naturalmente, una volta stabilito questo col- legamento virtuale-fisico, il modello virtuale e il controllore fisico possono espandere la loro relazione tramite il software 3D. Gli utenti, senza dover scrivere o programmare alcun codice, hanno accesso a un catalogo più co- spicuo di oggetti software predefiniti, come il controllore iTrak, la sua sezione rettilinea, la sua sezione curvilinea, il suo carrello 50 mm, così come a molti altri. “Gli utenti possono ‘importare’ rapidamente e facilmente questi oggetti software nel mo- dello per creare progetti funzionali e defi- nirne velocità, posizione, movimento e altri comandi” illustra Pritchard. “Il progetto può essere attivato nel modello, si può interagire con esso, determinare se sono necessari più carrelli, o se ce ne sono troppi, sperimentare il sistema e determinare quale combinazione funziona meglio”. Tutto questo può essere fatto senza dover assemblare e testare dispositivi fisici, e come si può ben comprendere, può far rispar- miare enormi quantità di tempo e denaro”. Scaricare per controllare Ma non finisce qui perché dopo il completamento delle fasi di test e messa in servizio virtuali, ci sono altre buone notizie. “Completati gli esperimenti, il sistema ottimale viene progettato e testato e nel momento in cui va aggiunta la programmazione dei controlli reali, gli utenti possono applicare lo scripting e la libreria Application Code Manager. In questo modo viene trasfe- rito ‘magicamente’ dal modello tutto il codice di controllo per ogni mover fisico del sistema iTrak, per essere quindi scaricato sul controllore fisico Logix” spiega Pritchard. “Qualora fosse ne- cessario, è anche possibile aggiungere I/O, nastri trasportatori e altri dispositivi”. “Si tratta di un vero e proprio virtual com- missioning, sequenziamento, prevenzione collisioni e tecno- logia a carrelli indipendenti continua e flessibile”. Nonostante ciò avvenga in ambiente di progettazione digitale, è possibile generare un codice basato su modelli, personalizzare la pre- venzione collisioni e generare codice PLC”. Prichard ha anche precisato che Rockwell Automation sta lavorando con Fanuc e sul suo software RoboGuide che insegna a robot a braccio fisso e ad altri robot come muoversi e sequenziare le azioni. “Robo- Guide può connettersi al nostro software 3D, così che gli utenti possano importarne le funzioni nei nostri modelli e disporre di un ambiente di produzione virtuale. È la stessa capacità digital twin che viene realizzata con iTrak, ma con la facoltà di poter aggiungere robot e, in caso, molti altri tipi di apparecchiature”. Andare oltre lo schermo Infine, cosa ancora più sorprendente, i progettisti e gli altri utenti che desiderano spostare il processo di progettazione e com- missioning su interfacce più avanzate di un semplice schermo piatto, possono tramite la funzionalità di realtà virtuale (VR) del software di modellazione e commissioning 3D, trasferire i propri modelli a un sistema indossabile di VR che consente all’utente di ‘camminare all’interno’ e interagire con i modelli che ha creato. “Questo è un aspetto realmente innovativo del nostro software 3D perché può letteralmente cambiare la vita dei progettisti ri- unendo funzioni di progettazione, commissioning e controllo che prima erano assolutamente scollegate” sottolinea Pritchard. “Rockwell Automation è rinomata per la capacità di domare tec- nologie complesse e di renderle facili da usare, e questo è un esempio lampante”. Pritchard conclude sottolineando che questa esperienza immer- siva è caratterizzata dal fatto di permettere a più utenti di ac- cedere, permanere e interagire all’interno di un unico modello. “Quando gli utenti indossano un sistema VR, hanno il loro avatar digitale corrispondente all’interno del modello” ha detto Pri- chard. “In base a ciò possono comunicare con gli altri utenti at- traverso i loro avatar con lo sguardo e con movimenti della testa per annuire, negare, puntare e indicando”. Rockwell Automation - www.rockwellautomation.com Attraverso la funzionalità di realtà virtuale (VR) del software di modellazione e commissioning 3D è possibile trasferire i propri modelli a un sistema indossabile Foto tratta da www.pixabay.com

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