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e/o fasi di lavoro possano essere ‘inventate’ dalle aziende grazie ai cobot e che nuove professionalità possano emergere per ge- stire al meglio la produzione. A questo aggiungo che immagino i cobot entrare gradualmente nella quotidianità non solo delle manifatture, ma anche in settori di servizio come gli ambiti sani- tari e sociali, divenendo un utensile intelligente anche per questi settori, consolidando quelle che ora sono le prime applicazioni di successo. A.O.: Lo scenario appare idilliaco per i produttori di cobot, ma in pratica la diffusione di queste macchine non è ancora così ampia. Comemai? E come potrebbe cambiare? Cocchi: Faccio mie le considerazioni del fondatore e CTO di Universal Robots, Esben Østergaard, secondo il quale esiste un problema di conoscenza e di cultura all’uso di uno strumento ‘diverso rispetto al solito’. Ovviamente non è un problema della filiera, ma un problema nostro e del modo in cui riusciamo a rac- contarci alle imprese. Resta ovviamente il fatto che la robotica tradizionale ha dominato la scena per decenni e questo conti- nua a significare che quando la filiera, non solo gli end user, si approcciano ai cobot li pensano come fossero robot tradizio- nali non sempre cogliendo appieno le reali caratteristiche. Al- cuni, addirittura, ritengono il robot collaborativo una sorta di giocattolo evoluto, adatto ad applicazioni didattiche, ma non alla produzione industriale. Stiamo lavorando molto su questi aspetti affinché la percezione possa cambiare definitivamente. Lo facciamo confortati dalle evidenze che ricaviamo ogni giorno dai nostri clienti. Stiamo infatti per raggiungere la quota di 30 mila cobot venduti a decine di migliaia di aziende che hanno la riprova dell’efficienza dei cobot in applicazioni in ogni ambito produttivo incluso metallurgico, automotive, stampaggio pla- stico e cosi via, ovvero quei settori che, fino a ieri, sembravano pensare all’automazione. Il cobot è la prima tecnologia che per le specifiche che lo contraddistinguono è in grado di soddisfare le richieste di mass customization e l’adozione quasi immediata anche per aziende di piccole e medie dimensioni. Faccio riferi- mento alla semplicità di installazione e uso, alla flessibilità ap- plicativa e operativa, al loro essere intuitivi e intelligenti. Questa tecnologia ha dunque dilatato le opportunità produttive e ap- plicative anche verso contesti non industriali e, se vogliamo re- stare all’interno della fabbrica, ad applicazioni prima nemmeno prevedibili utilizzando un robot chiuso tra gabbie o altre tecno- logie più rigide. Ciò che sta succedendo è qualcosa di molto spe- cifico: la trasformazione del modo di produrre, delle ‘relazioni’ tra i diversi soggetti attivi in fabbrica, il riequilibrio tra macchine e operatori in un’ottica di unione tra competenze e capacità di persone e tecnologie. In futuro mi aspetto dunque che questo percorso prenda definitivamente piede, che nuove applicazioni AO COPERTINA UNIVERSAL ROBOTS ITALIA COPERTINA UNIVER Facili da installare e programmare, i cobot UR sono la soluzione ideale per l’automazione di imprese di ogni dimensione in ogni settore produttivo La robotica collaborativa diventa piattaforma tecnologica L’evoluzione tecnologica di Universal Robots ha condotto alla realizzazione della prima vera e propria piattaforma tecnologica di robotica collaborativa. UR, infatti, ha dato vita a un vero e proprio ecosistema basato sui propri cobot e su una serie di strumenti connessi che potenziano l’utilizzo delle macchine. Fulcro della piattaforma tecnologica è la gamma e-Series, i 3 robot collaborativi, UR3e, UR5e, UR10e, che si differenziano tra loro per portata al polso (3, 5, 10 Kg) e sbraccio (500, 850, 1.300 mm) e che condividono una serie di caratteristiche tecniche uniche come le 17 funzioni di sicurezza e il sensore di coppia/forza nativo sul sesto asse. Elementi, entrambi, in grado di aumentare il ‘tasso di collaborazione’ delle applicazioni con cobot UR e lo spettro di applicazioni possibili da realizzare. Attorno alla nuova gamma cobot trovano spazio gli altri elementi che compongono l’ecosistema. Tra questi Universal Robots+, lo ‘store’ di soluzioni harware (Eoat, sistemi di visione, ecc.) e software plug&play pensate per i cobot UR e da UR testate e certifi- cate prima di essere messe a disposizione degli utenti; Universal Robots Academy, la piattaforma di e-learning gratuita attraverso la quale si impara a muovere i primi passi nella programmazione robot e si comprende come dar vita ad applicazioni complesse e, infine, Application Builder, il ‘simulatore’ di applicazioni utile a studiare e mettere in pratica soluzioni produttive innovative e collaborative. Completano l’ecosistema un ricco carniere di webinar e di prodotti editoriali utili sia per incentivare l’alfabetizzazione al tema cobot sia per apprendere come programmare e utilizzare al meglio la tecnologia di Universal Robots. e-Series è il fulcro della piattaforma tecnologica di robotica collaborativa di Universal Robots. Un ecosistema unico sul mercato GENNAIO-FEBBRAIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 411 18

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