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SETTEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 408 128 TECH BOYS AND GIRLS AO Lucilla La Puma abriele Oliva si laurea in Ingegneria Gestionale e dell’Automazione nel 2008 all’Università di Roma Tre, a Roma, e molto velocemente, a soli 28 anni, nel 2012, termina il suo dottorato di ricerca. Dopo un periodo di post-dottorato presso il Campus Bio-Medico di Roma, nel 2015 assume il ruolo di ricercatore e oggi aspira a diventare professore. Una carriera rapida e ambiziosa quella di Gabriele, con collaborazioni tra le Università di Cipro e quella di Hokkaido in Giappone e il fermento della ricerca da sempre vivo tra le sue passioni. Di cosa ti occupi nei tuoi progetti di ricerca? “Quando un evento negativo si verifica in un’infrastruttura, come nel caso di un attacco terroristico o della caduta di un traliccio dell’alta tensione, ciò genera distruzioni a cascata nelle altre infrastrutture. La mia ricerca è volta a modellare tali fenomeni e a sviluppare nuove procedure distribuite di con- trollo, in cui gli oggetti che direttamente intervengono sulle infrastrutture, ovvero trasformatori, valvole ecc., siano dotati di capacità decisionali, senza passare per un ‘direttore d’orchestra’ che dica loro cosa fare. In particolare, mi occupo dello sviluppo degli algoritmi che consentono l’interazione dei dispositivi di controllo ‘sul campo’, al fine di fare emergere comportamenti complessi e intelligenti”. Un passo avanti nei sistemi informatici industriali? “In passato le infrastrutture venivano controllate dall’alto verso il basso, concen- trando tutta l’intelligenza in un centro di controllo. Oggi si stanno diffondendo sempre più i metodi di controllo ‘orizzontale’, in cui oggetti con capacità di calcolo e di decisione limitata interagiscono tra loro. Come in un cervello i singoli neuroni non sono sufficienti a spiegare la complessità dei processi neurali, ma l’interconnessione di un gran numero di neuroni porta a fare emergere comportamenti sofisticati e complessi. In questo periodo sto lavorando al progetto ‘Hansel’, finanziato con fondi regionali, di cui sono coordinatore scientifico. Il progetto punta a sviluppare un laboratorio integrato Industry 4.0 e Hospital 4.0 in cui testare algoritmi innovativi di con- trollo delle infrastrutture e valutare le vulnerabilità di tali sistemi rispetto a eventi di natura accidentale o dolosa, come attacchi fisici o cyber”. Cosa ti aspetti da questo progetto? “È un’ottima occasione per mettere a fattor comune l’esperienza maturata presso il Campus Bio-Medico e quella di un pool di aziende e istituti di ricerca laziali, nazionali e internazionali, e costituire una realtà che possa fare da volano per lo sviluppo di tecniche di automazione che siano al passo con le sfide legate alla sicurezza e alla robustezza di tali sistemi”. E dal futuro dei sistemi distribuiti? “Il futuro dei sistemi distribuiti è dietro l’angolo; questi sistemi si stanno diffondendo nei campi più disparati, dall’Internet of Things alle smart grid, fino ai bitcoin. Per quanto riguarda il controllo distribuito delle infrastrutture, però, vi è ancora molto da fare; bisogna garantire che i sistemi di controllo siano robusti e resilienti e occorre sviluppare sistemi credibili di difesa dagli attacchi informatici. Infatti, i tradizionali dispositivi di controllo industriale o infrastrutturale non sono stati progettati per essere collegati a Internet, ma ciò avviene con sempre maggiore frequenza, causando vulnerabilità che devono essere comprese e contrastate”. E dal tuo futuro? “Di diventare presto professore in questa bellissima realtà, qui al Campus Bio-Medico. Nella vita invece sono felice- mente marito e papà di due bellissimi bimbi di 4 e 2 anni. Nel tempo libero corro e coltivo la mia passione per le lingue straniere. In questo momento sto studiando il greco moderno e il giapponese”. Mi chiedo dove trovi tutto questo tempo, ma mi rendo conto che le passioni non contano le ore. In ogni caso, come direbbero i giap- ponesi, ‘Arigatò’ caro Gabriele. G Gabriele Oliva Attualmente ricercatore presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, si è laureato in Ingegneria Gestionale e dell’Automazione nel 2008 all’Università degli Studi Roma Tre, presso la quale ha conseguito anche il dottorato di ricerca nel 2012. I suoi principali interessi di studio sono legati alla protezione delle infrastrutture critiche, ai sistemi distribuiti, alle tecniche di ottimizzazione e alla teoria dei grafi. Ha partecipato a vari progetti nazionali ed europei ed è autore di oltre 70 pubblicazioni internazionali.

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